Covid-19

Letture archetipiche in un mondo in trasformazione

ai tempi del Covid-19.

Breve Introduzione

Il testo che state per leggere parla di Dei. Nella sua vasta teorizzazione sulla profondità della psiche, Jung ha detto ” Le dinivinità sono diventate malattie” e Hillman ha aggiunto, nel suo ripensare la teoria stessa, ” E’ alle nostre patologie che oggi dobbiamo rivolgerci per trovare gli Dei”.

I due pensatori non si sono limitati a descrivere la psiche individuale, si sono spinti oltre per comprendere la psiche collettiva e i suoi movimenti. In altre parole, hanno parlato della società.

A partire dall’osservazione della patologia che definisce la nostra struttura societaria occidentale *a, emerge il bisogno di questo scritto di capire le voci degli Dei. O diversamente detto, di ricondurre gli eventi storici agli archetipi – il concetto di epistrophé – e alle specifiche immagini archetipiche che definiscono questa fase di transizione che ha appena avuto inizio*b. Come ha avuto modo di affermare Jung,” quando, nella vita, si presenta una crisi viene costellato questo o quell’archetipo: è una specie di meccanismo o di atteggiamento tipico per mezzo del quale si risolvono dei problemi tipici”*c. In questo momento di profonda crisi, nel Mare Magnum delle versioni di questa realtà in crisi, spesso tra loro contradditorie, della medicina e delle statistiche, ho sentito il bisogno di offrire dunque una visione archetipica di quanto sta accadendo, per allontanarci, almeno un poco, dallo Scientismo, che, secondo Hillman, è una delle disfunzioni patologiche del nostro pensiero attuale.*d

Mi spingerò oltre: andrò a delineare qualche interpretazione del Kairos, che definisce cosa è opportuno vivere in un determinato tempo, per tracciare un possibile futuro esintonizzarsi sul cambiamento a quale siamo chiamati *e.

“Vocatus atque non vocatus

deus aderit” *

Iscrizione sulla porta della casa di Jung a Kusnacht, in Svizzera.

* Chiamato o non chiamato, il dio verrà.

1.

20 gennaio 2020. La congiunzione tra Saturno e Plutone, tra i 22 e i 23 gradi, in Capricorno, iniziata il 13 gennaio, si conclude. Si è trattata di un’unione di energie straordinarie, già presenti nel mito: entrambi presiedono come dei l’Oltretomba, insieme a Mercurio, guida delle anime. Sono archetipi di ciò che si colloca al di sotto, nel profondo della psiche, nel punto di sovrapposizione dell’inconscio individuale con quello collettivo *1 e sono gli archetipi della fine della vita e del ciclo morte-e-rinascita.

Plutone tocca l’apice del materialismo poco dopo i gradi centrali, nel distruttivo segno di terra del Capricorno (esaltazione di Marte, sede diurna di Saturno, posizione al medium coeli-casa X), ed esce infine allo scoperto. Il Plutone astrologico emerge in superficie e “fa emergere ciò che prima era nascosto”…

Nel mito, Ade/Plutone sale sulla terra solo due volte, la prima per rapire Core (ingenuità / coscienza immatura / figlia della madre / individualità non ancora differenziata), la seconda per curare se stesso: da queste considerazioni sembra potersi leggere il tema della malattia che si intreccia al tema della coscienza ingenua e narcisistica che deve evolvere su un piano superiore mediante la discesa negli inferi/inconscio * 2.

Nascosto e invisibile all’occhio umano come un virus (Ade è ciò che è invisibile, poiché sulla terra indossa l’elmo dell’oscurità- fatto di pelle di cane, la Kenée -ἡ Ἄϊδος κυνέη o κυνῆ- che lo occulta), Plutone giunge al mondo di sopra sotto forma di malattia infettiva *2 bis. Raggiunge l’umanità e colpisce i pilastri relazionali sui quali si regge, con l’infezione (Plutone come malattie infettive), congiungendosi violentemente a Saturno (Saturno è l’ultimo pianeta tra i pianeti dell’uomo, prima di quelli trans-personali e determinanti le basi della società)*3.

Saturno fa emergere ciò che è putrefacente nelle dinamiche patologiche di un intero sistema societario, quali l’atteggiamento paranoide e i tratti antisociali (propri di Plutonecome aggressività, truffa, incapacità di conformarsi alle norme sociali, inosservanza delle leggi e violazione dei diritti.

L’unione della congiunzione non lascia via di scampo; infatti non è un trigono e nemmeno una quadratura: le basi crollano.

Plutone rappresenta quindi la devastazione e il cambio radicale dal quale non si torna indietro, la distruzione che precede ogni ricostruzione, possibile solo su basi radicalmente diverse.

È lo smembramento dionisiaco per la rinascita, che preserva solo il nucleo di ciò che è essenziale.

Nulla tornerà più come prima, ci sembra dire. Ne’ il mondo così come lo conosciamo, ne’ tantomeno l’individuo. Esso segna il passaggio da una ideologia societaria, (il capitalismo – Capricorno), ad un nuovo assetto, a una nuova visione, ancora tutta da costruire e da ri-pensare.*4

2.


Nello svolgimento di questo processo, Plutone – Scorpione – casa VIII *4 bis si esplica inoltre nella sua simbologia di intrigo e menzogna. L’intrigo politico dei vari governi, con scelte ad hoc per conservare il potere (Saturno), la manipolazione delle informazioni e le fake news.


Abbiamo detto: il virus / Plutone emergente contagia e distrugge nella sua invisibilità all’occhio umano. Contagia l’umanità/Saturno e ne fa vacillare le basi (Saturno ancora). Inoltre la simbologia del contagio può essere interpretata come l’altra faccia della trasmissione e della comunicazione (Mercurio).

3.

Ecco quindi Mercurio, il terzo dio dell’Oltretomba, sfuggevole per sua natura.

E’ retrogrado e quindi tradizionalmente negativo (vedi la massima virulenza in certi Paesi, inizio della virulenza in altri), dal 17 febbraio (la data della comunicazione dei primi contagi in Italia e in Europa) al 10 marzo 2020.

Il passaggio è nel segno nel Pesci, segno che collabora, nel bene come nel male, con il Capricorno nel suo aspetto simbolico di sestile (indica un rapporto angolare di 60° tra due pianeti).

L’apice del contagio può essere interpretato a partire dalla data tra il 28 e il 29 marzo, con la congiunzione di Giove a Plutone, a 24 gradi, sempre in Capricorno (Giove come espansione di Plutone / virus, che raggiungerà a poco a poco ogni punto della Terra / Capricorno)*5.

Questo si accompagnerà forse anche ad un’iniezione di ottimismo e/o di vedute più ampie rispetto al significato (simbolico) e alla natura biologica del virus, e forse anche a:

– nuove scoperte (Giove è qui come archetipo dell’Esploratore),

– atti di solidarietà (Giove come generosità e altruismo), ad esempio i medici cinesi o cubani venuti in Italia ad aiutarci, o le forniture mediche donate per affrontare l’emergenza, o ancora le raccolte fondi.

La congiunzione si riproporrà, in retrogradazione, tra i 24 e i 22 gradi, sempre in Capricorno, tra il 30 giugno e il 12 novembre, portando con se, probabilmente, una seconda ondata di contagi.

Infine, nel concomitante sestile tra Giove e Nettuno pescino (perfetto il 17 febbraio, a 17 gradi), si trova conferma dei temi della pandemia e di rinnovati impulsi spirituali (insieme ‘ricostruiscono’, si dice così, sia il segno del Sagittario (Estero, Grandi Spostamenti) sia il segno dei Pesci (Spiritualità) e dell’aumento del numero di persone (Giove) con anticorpi (Nettuno) *6. A collaborare alla diffusione della virulenza, con la sua forza aggressiva e guerriera, contribuirà anche Marte, con i vari aspetti di congiunzione e sestle, in Capricorno, proprio a partire dal 17 febbraio e fino al 30 marzo.

4.

Torniamo alle simbologie di Saturno.

Saturno è lo status quo/ordine che viene destabilizzato. E Saturno è anche la reazione stessa alla destabilizzazione, con l’esercizio dell’autorità e del potere della politica. Saturno è limitazione (della libertà personale e degli spostamenti, ad esempio), tentativo di trovare il limite (ad esempio nella diffusione dei contagi), morte e sofferenza ( i decessi che non si contano).

Ed è a partire dal concetto di sofferenza stessa, impressa a più livelli dal kairòs attuale, come unica condizione possibile che ci costringe a scendere nel profondo per intraprendere un percorso psicologico (ancora gli archetipi di Plutone, Saturno e Mercurio), individuale e dell’individuale immerso nel collettivo, relativo all’autoconsapevolezza, al lavoro sull’Ombra e al “fare anima” (Hillman).

Saturno è il Vecchio / Senex: il target iniziale del virus che colpisce gli anziani e che invita a superare, con la distruzione, ciò che nella società è obsoleto/vecchio e che deve essere superato. È il tempo lento, simbologia Saturno-Senex, della ripresa e dell’ordine (ancora Saturno).

Saturno è anche la Nigredo alchemica, la depressione (dell’umore, delle difese immunitarie e dell’economia votata alla recessione). Nigredo rappresenta la fase di chiusura e buio / nero ( ancora Saturno) indispensabile per l’introspezione e la trasformazione. L’occasione della solitudine che porta all’introspezione (Senex positivo), con la progressiva mancanza di distrazioni/Puer. Saturno è anche freddo (freddezza nei rapporti interpersonali: infatti l’altro è una possibile fonte di infezione).

5.

La congiunzione Saturno / Plutone nel segno di terra sembrerebbe suggerire che il capitalismo, come apice della materialità ( asse medium coeli -capricorno- casa X), abbia raggiunto il punto di più alto sviluppo e che si debba preparare alla caduta, nelle case successive e visivamente più in basso nella ruota del tema natale, l’XI – Aquario e la XII -Pesci.

Stiamo forse assistendo alla fine di una cultura e di un’ Era ?

La risposta arriva ancora da Plutone, che nel 2025 entrerà definitivamente in Aquario, segnando una nuova epoca e la fine di quella precedente, giunta all’ultimo gradino della scala.

Fino ad allora si produrranno gli effetti della congiunzione, che andranno a stemperarsi in una crisi di coscienza e delle coscienze, con il passaggio, sofferto, tra i 29 gradi del Capricorno e gli 0 gradi dell’Aquario, tra la fine del 2023 e per tutto il 2024. Probabilmente è l’epoca più dura che ci attende, caratterizzata da un doloroso (a causa di Saturno, che perde il potere e l’ordine ) abbandono dei valori precedenti . Nuovi valori comunitari, suggeriti dal segno uraniano, di cui si colgono già al momento attuale i primi accenni (Plutone come seme/principio creativo di una nuova società), che culmineranno tra il 2026 e il 2030, con la congiunzione tra Saturno (Società) e Nettuno (Trasformazione, specie in senso spirituale) in Ariete. Ci apporterà, o almeno sembra offrirci l’occasione affiche ciò possa avere luogo, di una nuova ricchezza interiore ( nell’etimologia greca di Ploutōn -Πλούτων, che significa ricchezza a quella di Ade che governa il profondo)

Saturno-Senex come il Re Malato delle fiabe, come quella dei fratelli Grimm Il fedele Giovanni, esprime una società / coscienza che è giunta oltre la maturazione e deve perciò perire.

6.

Seguono ora le dinamiche dell’asse degli opposti psichici Puer / Senex *6, di cui si è fatto accenno nel paragrafo precedente, in chiave junghiana e post-junghiana.

L’atteggiamento Puer della coscienza di chi rifiuta le regole e le Restrizioni /Senex, si manifesta mediante la contestazione della sua rigidità e pesantezza (Saturno / Senex come piombo e come forma ).

Puer, nella coscienza dei giovani e nella coscienza noncurante o indifferente alle possibili conseguenze del comportamento di chi, a ogni età, presenta appunto una coscienza Puer, li fa credere invincibili e inattaccabili nel loro delirio di onnipotenza.

La ribellione della coscienza Puer tuttavia consolida i valori Senex (vedasi i morti in aumento tra i giovani, e l’aumento delle restrizioni a causa della mancata ottemperanza alle nuove norme e decreti) dopo che il Puer si è ammalato.

La coscienza Puer che fugge dalla zona rossa, dalla Costrizione / Senex e torna a casa nel sud Italia, dove le nuove restrizioni non c’erano (e riafferma però i valori Senex del ripristino dell’ ordine del passato e della tradizione).

Il bisogno inconscio della coscienza Puer è quello di distruggere il Senex / progenitore. Puer può essere scorto nell’ incoscienza del portatore sano e del giovane che mette a repentaglio la vita del Senex, che a sua volta si da da fare per ripristinare i valori Senex della medicina come scienza esatta, della conoscenza, del passato e dell’esperienza.

Senex nel suo aspetto di Ombra e Lua Mater (nell’accezione della Psicologia archetipica di James Hillman), rappresenta un materialismo bieco, la brama di potere, la perdita del femminile inteso come relazione di Eros. Quindi ne consegue una perdita dei rapporti col mondo, nel senso di legame affettivo profondo e di connessione. Infatti Eros si perde nei contatti via social o applicazioni digitali, nei rapporti al balcone o nella convivenza forzata tra personalità inconsce costrette a coabitare. La mancanza di Eros rappresenta il risultato di un forte individualismo Senex / Saturno, che ingoia i figli Puer per annientarli * 7.

7.

Si può ora portare l’attenzione alla coscienza Senex del Sacrificio / Senex per la Scienza / Razionalità / Senex per salvare i Vecchi / Senex e l’Ordine Pregresso. Esiste in tutto ciò il rischio di unilateralità e inflazione archetipica inconscia (Saturno e Plutone come inconscio), con scissione diabolica – Arcano XV Il Diavolo, nel codice simbolico dei Tarocchi, (che analizzeremo in seguito), che lacera la coscienza.

Si assisterebbe ad una inflazione archetipica di Chirone / Guaritore Ferito *7 bis, che ha come conseguenza il sacrificio e la morte dei medici, impreparati e insufficientemente protetti (Saturno al negativo come mancanza di forma/protezione).

Senex può essere anche considerato come tempo lungo e sospensione del tempo (esperienza della quarantena, ad esempio) e meccanismi di difesa per mantenere lo status quo senza tempo.

Osserviamo inoltre i meccanismi quale rimozione e negazione del fenomeno. Negazione iniziale del pericolo del tipo: ” è solo un’influenza come le altre ” e rimozione dopo alcuni giorni di quarantena (le persone stanche di stare in casa si riversavano nuovamente per le strade con chi, a casa, non c’è mai stato ). A livello collettivo, osserviamo il fenomeno della rimozione o negazione in alcuni Paesi: gli USA e il Regno Unito (con un atteggiamento di negazione del tipo: ” qui da noi non c’è ” o ” non è ancora arrivatoe non arriverà”).

Senex può manifestarsi come paranoia e furor profetico (ancora secondo James Hillman), attraverso i comportamenti presenti nelle persone. Il distacco paranoide e schizoide forzato, a volte patologico, e il fiorire di messaggi messianici votati al cambiamento del mondo e del mondo che sta per cambiare. Secondo la lettura astrologica questo avverrà solo a partire dal 2025. La paranoia si manifesta anche con il contare i decessi ogni giorno, l’amore del Senex per l’ordine, le misurazioni, i numeri e per il potere – da conservare fino alla morte,a costo della propria vita-. E di conseguenza si materializza l’associazione tra misurazioni scientifiche e profezie, che sono sempre rappresentazioni del Senex.

8.

I tiraggi dei tarocchi, affrontati all’inizio del fenomeno, hanno fornito le loro risposte immaginali.

Per prima cosa è apparso l’Arcano senza nome *8: la morte rimane tabù che non si può né si deve nominare. Ci regala l’immagine di uno scheletro con in mano una falce per la mietitura, con a volte una clessidra/tempo che scorre. Ci parla di ciò che rimane, dell’essenza (osso imperituro) oltre all’identità dell’Io. Ci parla dell’angoscia della perdita e dell’abbandono, che è poi angoscia di morte. Ci parla del progetto collettivo della morte-rinascita, che sacrifica la vita del singolo per garantire la continuità della specie ( l’albero che deve morire per consentire alla foresta di continuare a vivere). Ci parla della morte di una collettività e dei suoi valori e non solo della morte dell’identità.

Nei Tarocchi di Marsiglia, la Falce miete piedi e mani e due teste, che sono tuttavia rappresentate del colore della carne e sembran vivi. È l’immagine dello smembramento a cui abbiamo già accennato, che fa a pezzi il pensiero e il ragionamento (teste), il modo di operare (mani) e di muoversi nel mondo (piedi). La Falce promuove quindi la rinascita a partire dall’essenziale.

Qui si reintroduce il mito orfico di Zagreo / Dioniso. Non è un caso che in alcuni racconti Zagreo, figlio Proserpina e di Ade / Plutone, dopo essere stato fatto a brandelli dai Titani, riceve seconda vita per mano di Zeus / Giove, che gli dona un nuovo corpo in suo fratello Dioniso, a partire dal solo organo del cuore, simbolo dell’essenza dell’uomo. L’invito allo smembramento e alla perdita del corpo fisico / Io corporeo e identitario si ricollega alla rinnovata possibilità di affrontare, proprio in questo momento, una terapia del profondo (ancora faccio riferimento agli studi di Claudio Widman). In questa si analizza e si seziona la personalità a partire dai complessi per la rinascita della personalità a partire dall’essenza.

Nei tiraggi spesso sono apparsi l’Arcano dell’Innamorato, la Torre e il Mondo *9, quest’ultimo in uscita come prima carta di una disposizione di molte carte, a significare il senso di chiusura, isolamento e costrizione della danzatrice nuda dentro la ghirlanda qui intesa come prigione (Jodorowsky).

Ma anche la Papessa e l’Eremita*10, nella loro accezione di isolamento, riflessione su se stessi, di studio e analisi. Qui l’eremitaggio va inteso come un luogo interno e di introversione, (e non una località geografica), per cercare in se l’unicità nella molteplicità delle esperienze e delle identificazioni ( Widmann).

L’Eremita è anche immagine di abbandono consapevole e intenzionale della realtà conosciuta giunta a completa maturazione e equilibrio – sano o patologico-, rappresentata dall’Arcano VIII, la Giustizia -, verso un destino sconosciuto ed incerto, nella consapevolezza che il passato è passato e non potrà/dovrà più tornare.

Partiamo, semplicemente, dall’immagine iconografica dell’ Innamorato, che raffigura un Giove biondo tra due donne, figure che si toccano l’un l’altra. Ecco allora apparire l’immagine archetipica del contagio, che si trasmette toccandosi e relazionandosi, e del conflitto interno tra gli opposti, tra il confinamento e la libertà di movimento, nella tensione e nella ricerca della conciliazione.

Ulteriori riflessioni emergono da un’analisi della Torre. Questa è rappresenta nella sua iconografia da una corona in cima all’edificio raffigurato, che sembra aprirsi alla sommità per via di un fulmine *10bis, che distrugge ma al tempo stesso, nell’atto di distruggere-per-ricostruire, illumina (la coscienza), facendo precipitare due esseri umani a testa in giù *11.

La Torre è così un esempio di come un’ iconografia medievale come i tarocchi si attualizzi e rappresenti nel concreto una nuova immagine archetipica: la Torre come distruzione allora e come virus distruttivo oggi. E il collegamento della corona al nome stesso, poi, delcoronavirus, è immediato e frutto dell’intuizione.

La Torre come La Maison Dieu/ Casa di Dio e quindi il corpo (Jodorowsky) e, al tempo stesso, come Domus Plutonis, o casa del Diavolo (Widmann), ancora un referimento all’archetipo, al pianeta, all’inconscio e alla unilateralità della coscienza (ombra diabolica). E’, infine, la Torre la rappresentazione iconografica di ciò che era nascosto e che ora esce allo scoperto (Jodorowsky), come le due figure umane prima presenti all’interno della fortificazione che vengono catapultate al di fuori, una delle due con la testa coronata * 12. La verticalità della fortezza si ricollega simbolicamente all’inflazione dell’Io narcisistico che sfida gli Dei del cielo (e l’apice del medio coeli astrologico) e, per la sua hubrys di dominio/onnipotenza sul mondo, viene ridimensionato – dal virus stesso e dal limite del corpo- per un nuovo riassetto dell’ordine del mondo.

9.

A proposito di corpo, perchè una patologia che colpisce i polmoni ?

Milano, 20 Marzo (e giorni seguenti) 2020

Dr Jacopo Valli

Psicologo Clinico e Psicoterapeuta

Studioso di Astrologia e Tarocchi

NOTE

a Ad esempio, dai tratti fobico/paranoidi come il razzismo a quelli psicopatici come l’assenza di etica e di rimorso (in politica e nel lavoro), al rifugio schizoide della chiusura dal mondo esterno al narcisimo patologico dei social media, e l’elenco potrebbe a lungo continuare .

b Gli Dei e gli archetipi, nonché la loro immaginie – che è poi la specifica configurazione attualizzata nel tempo che un archetipo assume in un dato periodo storico-, riconducono inizialmente il mio discorso al linguaggio simbolico dell’astrologia e dei miti quali prime forme, altamente sofisticate e per questo giunte fino a noi, di coscienza psicologica e di sistematizzazione delle dinamiche della psiche .

Si passa poi al concetto di archetipi della teoria junghina specifica, soffermandosi sul tema dell’asse archetipico attualmente in essere, per concludersi con le immagini degli Arcani maggiori dei tarocchi. Nello specifico, descrivo i tiraggi di carte effettuati nella lezione del 29 febbraio 2020, con i miei allievi del corso biennale di Tarocchi Psicologici, che sono poi testimoni e autori delle nostre interpretazioni condivise, quando la propagazione del Covid 19 era appena all’inizio.

c C.G. Jung “Seminari, lo Zarathrusta di Nietzsche”, vol I, pag 25, Bollati Boringhieri.

d Per Scientismo si intende ” Il particolare atteggiamento intellettuale di chi ritiene unico sapere valido quello delle scienze fisiche e sperimentali, e svaluta quindi ogni altra forma di sapere che non accetti i metodi propri di queste scienze” ( Treccani).

e Diventa complicato avere competenze varie, come vari cappelli da indossare contemporaneamente. Spesso il cappello dell’astrologo o del lettore di tarocchi è molto mal visto dalla comunità degli psicoterapeuti e degli analisti, alla quale appartengo a tutti gli effetti e che definisce la mia professione principale. Ma tant’é: anche questa fa parte della mia anima, e non la posso tradire.

1 Qui non prederemo in considerazione in dettaglio gli altri pianeti tradizionalmente appartenenti all’Inconscio Colletivo, Urano e Plutone, e solo in parte Nettuno. E neppure la Luna, nel suo significato di Inconscio personale, poichè ques’ultima è strettamente legata al singolo individuo. La nozione, invece, di Saturno quale pianeta di collegamento e in sovrapposizione tra l’Inconscio individuale e l’Inconscio colletivo trova significato solo nei miei studi e approfondimenti, e diverge dalla teorizzazione junghiana a questo proposito, dove l’Inconscio personale si trova all’interno di quello collettivo. Infine, il tema della classificazione e dei significati delle case relative all’Inconscio ( IV, VIII e XII ), non qui verrà affrontato.

2 Rispetto ai rapporti astrologici dei pianeti che abbiamo preso in considerazione, possiamo inoltre leggere la responsabilità del singolo, in questa fase storica, di considerare seriamente un percorso di psicoterapia del profondo, tema così tanto sollecitato dagli archetipi astrologici nel Kairòs attuale.

2 bis Tradizionalmente, l’astrologia attribuisce a Nettuno la simbologia di virus e di infezioni. Nel rispetto di questo pensiero, invito però a non dimenticare la funzione dell’astrologia, che non è predittiva ma profondamente simbolica: ogni evento assume un suo significato metaforico e psicologico a partire dall’evento stesso. Mi spiego : Plutone rappresenta tra le molteplici simbologie, quella di devastazione, e la devastazione può assumere infinite forme. In questo caso, ha assunto, nella sua invisibilità, quella del virus, in questa prima fase, ma potrà assumenerne altre in futuro.

3 Con la congiunzione nel novembre del 1982 tra Saturno e Plutone in Bilancia – segno che vede l’esaltazione proprio di Saturno-, tra i 27 e i 28 gradi, si è assistito allo scoppio dell’Aids, con analoghe simbologie e, mi sembra, analoghe dinamiche della psiche individuale e di quella collettiva.

4 Forse non a caso i focolai pandemiiologici e la diffusione del virus ha colpito e colpisce massicciamente nazioni capitalistiche come la Cina e gli Stati Uniti e città-simbolo della piena ascesa economica come Milano.

Inoltre, teorizzo che la devastazione di Plutone, che oggi prende forma (Saturno) con il virus, probabilmente non troverà sosta fino a quando sarà totale e compiuta. Se il risveglio di una nuova coscienza collettiva tarderà ad affermarsi, la congiunzione in Capricorno anticipa altre modalita di affermazione cruenta. Penso a fenomeni devastanti della natura – dai terremoti agli tzunami ai cambiamenti climatii sempre piu estremi -, a nuove forme didattoriali per assumere o conservare il potere, a fenomeni psichici collettivi e patologici e all’ esacerbazione dei disturbi individuali, a rivoluzioni armate e a guerre tra stati e tra classi sociali.

4 bis Vorrei raccontare qui un mio sogno del 22 Marzo 2020.

” Vedo una piscina bellissima, fuori suolo e alta un metro. Ha un perimetro a curve, con una specie di bordo esterno. Anche il perimetro sotto è molto ricercato nella foggia. Forse è appena stata ristrutturata e non so perché mi ricorda una bella piscina che si trova in un Centro in Thailandia dove ho applicato il mio counseling simbolico, anche se la sua architettura è un pò diversa. Dall’acqua limpida della piscina esce un mostro. È nero, quadrupede, alto e largo due o tre metri. La testa rotonda, il corpo tozzo, le zampe larghe. Ricorda vagamente un enorme cane, ma senza coda né orecchie o occhi e naso, la testa è informe e rotonda e non definita. Non ho paura o emozioni particolari, poi il mostro scompare”.

In supervisione, con la mia analista didatta, drssa Milvia Talamini, alla quale ho riportato questo sogno, emerge, accanto alle amplificazioni di tipo personale, anche, sembrerebbe, il carattere archetipico e collettivo. Il cane, enorme e quasi informe e dal muso non definitivo, quindi senza identità, rimanda all’animale cane (Cerbero) con il quale Ade/Plutone viene spesso rappresentato. Si tratterebbe quindi un’immagine di morte-e-rinascita ma al tempo stesso un’immagine salvifica – il salvarsi dall’onda collettiva e patologica del momento- e di fedeltà a se stessi e al proprio pensiero originale, oltre ch e al proprio istinto. Può rimandare anche a un’immagine d’Ombra, che emerge da un inconscio/acqua circoscritto e delimitato come una piscina. Ed è proprio per via della costrizione della piscina, da un inconscio forzatamente circoscritto dai limiti costruiti dall’Io, che il mio vissuto, e quello collettivo, si ingigantirebbero nella forma del cane, scotomizzando gli atteggiamenti, come detto, tra autosalvazione e ombra distruttrice e mortifiera.

5 Secondo me qui stiamo assistendo a casi nei quali aspetti tradizionalmente considerati positivi, quali trigoni e sestili, hanno all’apparenza un risultato negativo. Dico all’apparenza perché, in realtà, dovremmo ripensare e riconsiderare ciò che sembra negativo come invece avere un senso per il bene secondo una prospettiva individuativa del Sé e non della coscienza egoica e razionale che classifica immediatamente gli eventi.

6 Questo è l’unico accenno che ho deciso di fare a Nettuno, ma era doveroso. Oltre a focalizzarmi sui tre pianeti dell’Inconscio presenti nel mito nell’Oltretomba, secondo la mia tesi archetipica, Nettuno come Dio delle acque/inconscio doveva avere un suo spazio.

7 La simbologia di Saturno, a partire dal mito, invita alla riflessione dell’archetipo come collegabile alle dittature, dove il potere viene raggiunto e conservato senza alcun senso etico ( Saturno evira con la sua falce i genitali del padre Urano e inghiotte i suoi figli, avuti con Rea, per conservare il potere, data la profezia che aveva predetto che uno dei suoi figli lo avrebbe scalzato dal trono).

7bis Nel mito greco, il centauro Chirone, grande guaritore e veggente, è immortale e soffre per una ferita dolorosa e inguaribile. Per questo motivo, chiede a Zeus di poter mettere fine alla propria vita in favore di quella Prometeo, a sua volta sofferente perche condannato dagli dei ad avere ogni giorno il fegato divorato da un’aquila. In questa dinamica si può cogliere il senso di sacrificio per l’altro, nell’adempimento della propira vocazione medica. A proposito del fatto che i medici siano stati chiamati “eroi”, nella loro inflazione archetipica, cito nuovamente Jung, “per essere un eroe, si deve possedere una forte tendenza autodistruttiva” op. cit.

8 A questo proposito, in termini astrologici, ho già scritto sull’ipotesi di estendere in concetto di Puer non solo a Mercurio ma anche a Giove, conservando la lettura tradizionale di Senex riconducibile al Saturno astrologico.

9 Nonno di Panopoli, poeta greco antico vissuto nel V secolo.C., nel libro VI delle Dionisiache, narra che Zagreo fosse figlio di Zeus e della di lui figlia Persefone.Per unirsi a lei aveva preso la forma di serpente. Zeus aveva destinato a questo figliolo il regno su tutto l’universo. I Titani, sapute le volontà di Zeus, le rivelarono ad Era. Quella, mossa da gelosia, diede loro ordine di rapire l’infante. Zagreo si trasformò in vari animali per sfuggire ai suoi persecutori, fino a quando, tramutatosi in un toro, fu catturato dai Titani stessi che lo fecero a pezzi e lo mangiarono.

Atena intervenne per salvare almeno il cuore del giovinetto dai famelici Titani. Lo consegnò a Zeus, che lo inghiottì e lo rese così immortale, ridando a lui vita in Dioniso, suo fratello. Le ossa furono tumulate nel santuario di Delfi.

10 Immagini degli Arcani nei Tarocchi di Marsiglia -Caimon a fondo articolo.

10bis Aggiungo in data odierna, 20 aprile 2020, una sincronicità che mi è accaduta. Nel riprendere un testo che ho da anni e che non ho mai completato di studiare, mi imbatto nelle seguenti frasi, che riporto testualmente ” (…) In una situazione in cui tutti sono, chi più chi meno, assopiti, privi di consapevolezza e poi, all’improvviso, accade qualcosa che li risveglia, uno schianto tremendo o un dolore pungente, e il fulmine sarebbe una similitudine azzeccata, per indicare questo qualcosa (…). C’è un’intuizione improvvisa, e questa è il primo lampo, che verrà in seguito a dissolvere tutta una situazione complicata che si pensava dovesse durare per sempre (…) “. Coem non pensare alla situazione che stiamo vivendo.

Tratto da C.G.Jung, “Seminari. Lo Zarathustra di Nietzsche”, vol.I , Bollati Boringhieri, pag 84 e 85 .

11 Il concetto di fulmine, improvviso e repentino come l’esplosione del virus, ci ricorda, con Widmann, l’obiettivo di smantellare gli assetti psichici e gli impianti di vita superati e assumere, nel capovolgimento, una nuova prospettiva.

12 Mi chiedose, pur forzando l’immagine, non possiamo leggere il simbolo escatologico di un’infezione che colpirà metà della popolazione mondiale.

Bibliografia

Liz Greene ” A new look at an old devil”, Weiser books

Marco Pesatori “Lezioni e seminari”

Giuse Titotto “Lezioni”

Lisa Morpurgo “La natura dei pianeti”, Tea

André Barbault ” appunti di astrologia mondiale”

Jacopo Valli ” www.jacopovalli.com/ psicoblog”

Robet Graves ” I miti greci”, Longanesi

James Hillman, “Saggi sul puer”, Cortina ed.

James Hillman “Il sogno e il mondoi infero”, Adelphi ed.

James Hillman “Trame perdute”, Cortina ed.

James Hillman ” Il codice dell’anima”, Feltrinelli

C.G.Jung, “Seminari. Lo Zarathustra di Nietzsche”, vol.I , Bollati Boringhieri

Alejandro Jodorowsky, “La via dei tarocchi”, Feltrinelli

Claudio Widmann, Gli arcani della vita. Una lettura psicologica dei tarocchi”, Magi ed.